Il team che seguo è un miscuglio molto semplice: persone che si allenano con continuità, senza pose e senza drama, ognuna con la propria storia e il proprio ritmo. Ognuno lavora su tecnica, progressioni e abitudini, niente di più e niente di meno. Nel carosello scorrono alcune delle facce che vedi più spesso in sala: c’è Martina, che ha iniziato per sistemare la postura e ora si muove bene anche nei deadlift leggeri del riscaldamento; c’è Alberto, quarantacinque anni portati con abbondanza, che nello stacco ha trovato la cosa in cui è davvero forte e continua a spingere senza fare troppi discorsi; e c’è Gianluca, uno che non dice molto e si riprende fiato seduto tra una serie e l’altra, ma ogni mese regge pesi che un mese prima non reggeva.

Tutti diversi, tutti normali. L’unica cosa che hanno in comune è che il lavoro lo fanno davvero.